Forse non essenzialmente io, ma io

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Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

sabato 14 novembre 2015

Parigi val bene una messa. Ovvero: "Complessivamente schifo anche al cazzo"

Un mese e mezzo di silenzio, non che non avessi o non abbia cose da dire, ma questo non è un diario, ho sempre evitato di usarlo come se fosse un raccontami cos'è successo oggi. E invece è arrivata l'attualità. Dovremmo essere tutti informati di cosa sia successo nella notte di ieri a Parigi, se non lo foste leggete qui, qui, qui, e qui.
Non avrei mai scritto per i motivi di Parigi, non perché i fatti non siano importanti, ma perché è la  mia voce a non esserlo per i fatti e di fatto non scrivo della notte parigina, ma di questo:


E quindi faccio appello a quanto già scritto altrove: ma voi questa puzza di merda non la sentite? Ve ne sentiti immersi? Lo sapete che siete voi a produrla per primi? 
Ma, mi si dirà, voi non siete tra quei cerebrolesi che inneggiate al razzismo, no, infatti, voi siete quegli altri che cambiate la vostra faccia con la bandiera della Francia e mettete emoticon - EMOTICON PORCA PUTTANA - per esprimere la vostra tristezza per qualcosa di così immenso che nemmeno avete gli occhi per percepire. Ma prego, fate pure sentire che ci siete spegnendo le luci alle 18.00, ops esattamente ora che vi scrivo.
A proposito riuscite a leggermi al buio? 

V A F F A N C U L O

Siete così pidocchiosi, a fronte di ogni forma di tragedia, da essere non molto meglio di tutto quel giornalismo che usa la sofferenza altrui per scriverci sopra milioni di litri di liquami biologici, solo per ricevere click da gente come voi. 
Siete subumani al pari dei razzisti, nemmeno di un'unghia la vostra ipocrisia è migliore della loro lapalissiana inettitutidine. Siete una pubblicità sulla povertà che mostra bambini africani ingrassati da aria, malattie e acqua insalubre su cui nugoli di mosche si posano senza sosta. 
Siete non meno di quegli altri interdetti nell'encefalo, lo scempio di cosa la democrazia del pensiero, per cui ognuno può dire la sua, arrivi a creare quando privata di consapevolezza e responsabilità.
Tutto questo fa complessivamente schifo anche al cazzo.
Buona lettura, sì, ma buon sabato?
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