Forse non essenzialmente io, ma io

La mia foto
Bologna (itinerante), Bo, Italy
Nato a Taranto il 6 maggio nel segno del Toro. Il Giallo del collettivo Shingo Tamai, cialtrone poliedrico, dilettante eclettico, onnivoro relazionale, sempre in cerca di piaceri, di vezzi, di spunti e di guerre perse in partenza. L'idea di comparire in questi termini sulla rete è nata da un brainstorming con un amico, Leonardo Chiantini, qualunque fortuna possa avere il suo primo "quaderno di appunti" virtuale, è a lui che vanno i suoi ringraziamenti.
Benvenuti e buona lettura.
Ps. Aggiungetemi su Facebook e, con lo pseudonimo andrelebrogge, su Twitter

sabato 31 dicembre 2011

Frivolezza del giorno - Fanfullata di Costantino


"Ragazzi, ho capito che la fase anale è una di quelle più delicate, ma non siate timidi e spingete a fondo per superarla" 

Sigismund Schlomo Freud - Psicanalista e neurologo

giovedì 29 dicembre 2011

Soundmagazine.it - La rivolta - Guerra e pace

Già nella copertina, un patchwork femminile, è inserita la Guerra e pace contenuta sia nel titolo dell'album pubblicato dalla NerdSound records, sia nell'Io in conflitto raccontato dalla musica di questo gruppo di ragazzi di Frosinone. 

lunedì 26 dicembre 2011

Nichilismo del giorno - APPELLO A RETI UNIFICATE

"Uomo avvisato mezzo salvato"
Motto popolare

Il Pontifex ci riprova e dalle sue pagine ci manda, Attenzione Attenzione, un appello a reti unificate
 DIO SI STA INCAZZANDO
Quindi smettetela di scrivere o recitare cagate CONTRO DIO E I SUOI SOSTENITORI e di bestemmiare anche, che qui non se ne esce vivi.
Oltretutto il Padreterno è un fervente praticante della vendetta trasversale.

State in palla e buona lettura.

Giancarlo De Cataldo - Terroni

Titolo originale: Terroni
Autore: Giancarlo De Cataldo
Anno 2006
Edizione: Sartorio
Pagine:137

Da quando son andato via da Taranto, ed è passato davvero taaanto tempo, non sono molte le date natalizie che mi son trovato a non presenziare circondato dalle mura familiari, questo appena trascorso è il terzo su trentuno. Così pur non potendo farne un consiglio per gli acquisti, ché il 24 è ormai passato, mi son detto che avrei potuto visitare attraverso un libro, un po' di pagine di ricordi, e scegliere Terroni, l'unico libro di narrativa che parla di Taranto da me attualmente letto, è stato facile. Però giocavo in casa, visto che in effetti si tratta di una ri-lettura.

De Cataldo papà di libri ben più complessi e corposi, primo tra i quali Romanzo criminale, pubblica nel 1995, questa breve raccolta di rimembranze, di sensazioni, di storture e di ritratti intitolata Terroni, con la casa editrice Theoria, di cui vorrei anche dire di più, ma posso invece solo dire di non averne nemmeno mai sentito parlare. Quindi nel pieno del suo successo editoriale la ripropone nel 2006 "sotto l'egida" della Sartorio.

sabato 24 dicembre 2011

Frivolezza del giorno - in Ale. Ovvero: Un augurio molto personale


Thomas Nast - Santa

Non vi farò l’augurio più banale
con quel suo suono pieno: “Buon Natale”.
No, ecco, basta è sempre uguale,
è bello come un culo s’un pitale
con quel rombar corposo, viscerale.
Non è che io non sia sentimentale,
è che un augurio è vero se informale,
e lo è tanto di più se personale
perché dà voce al nostro Io ospitale.
Così, io spero non vi sia fatale
l’approccio ai pasti in tutto il lor quintale,
spero che al vostro partner il genitale
gli pruda un po’ di più, ché non fa male,
che in banca monti a panna il capitale,
 che ogni vostro guaio, il più accidentale,
non abbia da rimar con ospedale,
che cessino l’invio di una cambiale,
e che l’oggi vi si faccia più cordiale.
Infine che la Festa sia speciale,
l’anno che ormai giunge sia cruciale
e che, per essere quasi dialettale
godiate quanto e meglio d’un maiale!

giovedì 22 dicembre 2011

Daniel Pennac - La lunga notte del dottor Galvan

Titolo originale: Ancien malade des hopitaux de Paris
Autore: Daniel Pennac
Anno 2005
Edizione: Universale economica Feltrinelli
Pagine: 77

Questo libro, che ho sgraffignato da una libreria non mia e con nonchalance ho imbarcato nella mia valigia, parte da ben specifici intendimenti, primo dei quali è che ci sono tante cose che si tramandano di padre in figlio, spesso non bastano i geni o diciamo meglio è solo l'inizio. Non è un caso del resto che molti figli finiscano a fare il mestieri dei padri o le figlie delle madri, o i figli delle mad... vabbè ci siamo capiti. 

martedì 20 dicembre 2011

Frivolezza del giorno - Fanfullata di Costantino

"Dite alle donne di comprare due banane quando vanno al mercato, almeno una così potranno mangiarla"
Sun Tzu - generale e filosofo

domenica 18 dicembre 2011

Alessandro Raina live (17 dicembre 2011)

"... In ogni caso a noi non sarà chiesto che un voto ..."
 
Ero talmente ansioso di partecipare a questo evento organizzato dai laboriosi ragazzi della Fabbrica, che la scorsa settimana avevo pensato di presenziare anticipatamente, trovando tutto chiuso anche il locale...
Comunque, tralasciando la mia ormai risaputa cialtroneria, ho avuto il mio lieto fine e così grazie a Gigi, a Nika e all'ospitalità del Rifugio del Neurone posso dire: "Mr. Lettere&Giorni was here".
La serata ha visto come unico protagonista della scena (pensandoci quasi unico, ma saprete il perché tra poche righe) Alessandro Raina (Amor fou) in una sessione acustica intervallata dal reading/presentazione del libro: Cosa volete sentire. Compilation di racconti di cantautori italiani, nato dall'idea della curatrice editoriale Chiara Baffa ed edito da Minimum fax, in cui lo stesso Raina partecipa con il racconto L'uomo che puliva il pesce.

venerdì 16 dicembre 2011

Soundmagazine.it - The beets - Let the poison out

Non sempre è facile capire dal titolo dell'album o dal nome del gruppo in cosa ci si imbatterà, viviamo in tempi stantii quanto creativi e questo non fa che creare continuamente confusioni, almeno per chi non vuole profondersi in attenzione e restare sulla superficie delle cose. Poi però ti ritrovi tra le mani Let the poison out, l'ultimo lavoro dei The Beets pubblicato dalla Hardly Art, il terzo per la precisione,  e tutto quello che c'è da sapere è praticamente racchiuso tra titolo, copertina e nome della band.

mercoledì 14 dicembre 2011

Selacapo.net - I Media e l'ipocrisia sulle morti bianche

Se c’è una cosa di cui bisognerà sempre essere grati ad Hunter Stockton Thompson, non è di aver scritto Paura e disgusto a Las Vegas, ma di aver inventato, o per lo meno dato un precedente decisamente referenziale, il Gonzo-journalism, la qual cosa rende la mia persona più qualificata di quanto in realtà sia, MA sto divagando e molto.

Ho chiesto a internet di dirmi cosa avrei potuto comprare con cinque euro, moneta forte l’Euro peccato in Italia manchi di reale potere d’acquisto, bene le tre risposte che mi son piaciute di più son state: un pacchetto di preservativi, due chili di banane e per la categoria “geni incompresi” cinque carrelli della spesa. Sto divagando ancora, ma solo di poco.

...continua qui
Buona lettura! 

martedì 13 dicembre 2011

Trilussa - La cecala d'oggi


Una Cecala, che pijava er fresco
all'ombra der grispigno e de l'ortica,
pe' da' la cojonella a 'na Formica
cantò 'sto ritornello romanesco:
- Fiore de pane,
io me la godo, canto e sto benone,
e invece tu fatichi come un cane.
- Eh! da qui ar bel vedé ce corre poco:
- rispose la Formica -
nun t'hai da crede mica
ch'er sole scotti sempre come er foco!
A momenti verrà la tramontana:
commare, stacce attenta... -
Quanno venne l'inverno
la Formica se chiuse ne la tana.
ma, ner sentì che la Cecala amica
seguitava a cantà tutta contenta,
uscì fòra e je disse: - ancora canti?
ancora nu' la pianti?
- Io? - fece la Cecala - manco a dillo:
quer che facevo prima faccio adesso;
mó ciò l'amante: me mantiè quer Grillo
che 'sto giugno me stava sempre appresso.
Che dichi? l'onestà? Quanto sei cicia!
M'aricordo mi' nonna che diceva:
Chi lavora cià appena una camicia,
e sai chi ce n'ha due? Chi se la leva.

domenica 11 dicembre 2011

Mia Couto - Perle

"... E la lacrima ci ricorda questo: noi,
più di ogni altra cosa, non siamo forse fatti d'acqua?"

Titolo originale: O Fio das Missangas
Autore: Antònio Emilio Leite Couto
Anno 2011
Edizione: Quarup
Pagine: 125

Pare sia destino che io debba cominciare le recensioni ai libri della Quarup con i ringraziamenti, questa volta non diretti all'autore, Mia Couto, che mai avevo sentito nominare prima (rapido esempio di outing editoriale), ma alla casa editrice stessa. Grazie Quarup per la vostra spedizione, la vostra gentilezza è stata molto più che apprezzata! 

giovedì 8 dicembre 2011

Soundmagazine.it - Buen retiro - In penombra

…dodici ombre che attraversano
la metamorfosi della penombra;
quando luce e buio s’incontrano
dando vita a inattesi cambiamenti …



Oggi mi sono svegliato con in mente questa parola panopticon, non conoscendo l’esatto significato, quello per intendersi che superava la traduzione greca “che fa vedere ogni cosa”, come da mia buona abitudine faccio sempre, sono andato a cercarlo sulla rete e mi è venuta in soccorso Wikipedia: il Panopticon, nato da un’idea di Jeremy Bentham, è una costruzione radio centrica all’interno della quale un solo guardiano può osservare tutti i prigionieri senza che questi siano  in grado di stabilire se sono osservati o meno e reputando di essere sempre osservati scelgano quindi di mantenersi sempre disciplinati. Bene, e tutto questo che c’entra direte voi?

domenica 4 dicembre 2011

Soundmagazine.it - Filippo Andreani - Scritti con Pablo


perché il potere la voce
 contraria la chiama bugia …

Un excursus degli ultimi cinquant’anni di tradizione cantautorale elevato da una poetica romantica sensibilmente toccante, così appare il disco Scritti con Pablo,secondo lavoro di Filippo Andreani (Lucente/Many e distribuito da Venus) che irrompe attraversandoti  nei sentimenti come se fosse il motivo della sua naturale esistenza, come se quella precisa corda sentimentale ci fosse sempre stata e si fosse svegliata, in tutta la sua cristallina chiarezza, all’improvviso.

venerdì 2 dicembre 2011

Frivolezza del Giorno - in one. Ovvero: Giornata mondiale contro l'AIDS

Vorrei sentirlo in chiesa durante una funzione,
o urlato da un passante nel mezzo a uno stradone,
che il Papa non v'accostasse la sua diffamazione
e il politico a lui vicino lo pensasse soluzione.

Sarebbe bene scriverlo su ogni cartellone
e forse troppo aggiungerlo alla Costituzione,
del resto il Sesso è libero, galante e un po' predone
e non lo trovo umano ridurlo a produzione.

Così, che al mondo siate gazzella o anche leone,
che andiate in strada in auto o viviate da pedone,
sia brutti come un culo o belli come Adone, 

non è question di credo ma solo di ragione.
"Usatelo", dico, quindi, a tutti in conclusione
e se non vi piace profillattico, chiamatelo goldone!
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